I
primi ad insediarsi nella zona di Dairago furono i Liguri, una stirpe
preindoeuropea di cui rimane traccia nella fonetica del dialetto locale.
Il toponimo Dairago ricorda invece l’invasione dei Celti, calati dalle
Alpi nel V sec. a.C., infatti il suffisso -ago deriva dal celtico -akos,
termine usato per indicare le proprietà terriere che fu conservato anche
dai nuovi conquistatori Romani, giunti nel II sec. a.C.
Del periodo romano restano tracce nella disposizione dei campi e nella
viabilità, dove si scorgono segni di centuriazione, ossia di quel
particolare sistema romano di suddivisione del terreno secondo una
scacchiera di appezzamenti regolari. All’epoca romana risalgono pure
un’ara dedicata a Giove e diverse sepolture con corredi, ritrovate a
fianco della chiesa parrocchiale alla fine dell’Ottocento; altre tombe
sono state rinvenute nel fondo denominato Casaregio.
Sul campanile è murata una lastra di granito con due mammelle in
rilievo, a testimonianza di un culto di epoca pagana. Gli abitanti hanno
conservato il bassorilievo collegandolo alla dignità di capopieve goduta
dalla chiesa di S. Genesio, centro di diffusione della fede cristiana e
“madre” delle chiese nate nel territorio della sua pieve.