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Memorie: Paolo Paganini

Paolo Paganini

Nato il 12 aprile 1921 da Angelo e Maria Calloni, milita come capo partigiano della zona Parabiago-Legnano. Viene catturato, torturato dai nazifascisti e deportato; riesce però a scappare dal treno che lo stava conducendo in Germania, dandosi alla latitanza per continuare la lotta contro il fascismo. Riceve il Certificato al Patriota firmato dal Comandante supremo alleato delle forze nel Mediterraneo centrale, Harold Rupert Alexander, su cui sono impresse le parole:
"NEL NOME DEI GOVERNI E DEI POPOLI DELLE NAZIONI UNITE, RINGRAZIAMO PAGANINI PAOLO DI AVER COMBATTUTO IL NEMICO SUI CAMPI DI BATTAGLIA, MILITANDO NEI RANGHI DEI PATRIOTI TRA QUEGLI UOMINI CHE HANNO PORTATO LE ARMI PER IL TRIONFO DELLA LIBERTÀ, SVOLGENDO OPERAZIONI OFFENSIVE, COMPIENDO ATTI DI SABOTAGGIO, FORNENDO INFORMAZIONI MILITARI. COL LORO CORAGGIO E LA LORO DEDIZIONE I PATRIOTI ITALIANI HANNO CONTRIBUITO VALIDAMENTE ALLA LIBERAZIONE DELL'ITALIA E ALLA GRANDE CAUSA DI TUTTI GLI UOMINI LIBERI. NELL'ITALIA RINATA I POSSESSORI DI QUESTO ATTESTATO SARANNO ACCLAMATI COME PATRIOTI CHE HANNO COMBATTUTO PER L'ONORE E LA LIBERTÀ".
Muore il 14 maggio del 1948, all'età di ventisette anni, dopo una lunga malattia causata dalle sevizie subite.